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Si può dire che il destino del tossicomane sia caratterizzato dalla sua propensione a modulare chimicamente le emozioni? Possiamo dire che l'uso di sostanze sia una forma di adattamento darwiniano? Che effetti produce l'adozione del paradigma evoluzionistico nell'interpretazione della la (preoccupante) diffusione dell'uso di sostanze psicotrope? Quali responsabilità etiche e professionali si affacciano all'orizzonte se consideriamo la vulnerabilità come principio basilare per orientare le pratiche cliniche e le strategie di prevenzione? Dal desiderio di rispondere a queste domande prende le mosse il volume, che intende suggerire delle coordinate scientifiche e culturali per interpretare il fenomeno della tossicodipendenza. Il volume nasce da osservazioni cliniche e professionali maturate negli anni, che hanno suscitato il desiderio di proporre suggestioni e argomenti di discussione non solo alla comunità scientifica, ma anche a coloro che frequentano questi temi con curiosità e partecipe responsabilità.
